Indice dei contenuti
Se in primavera soffri di sintomi simili al raffreddore come naso chiuso, prurito, iperproduzione di muco e starnuti con molta probabilità sei affetto da rinite allergica. L’allergia primaverile è molto diffusa e crea non pochi disagi.
Continua a leggere il nostro articolo per sapere qual è il miglior antistaminico per la rinite allergica e prenota subito una consulenza online con un allergologo su Doctorium per capire se fa per te.
Che cos’è la rinite allergica
Come già accennato, la rinite allergica non è altro che l’infiammazione della mucosa del naso che può coinvolgere anche le congiuntive, provocata da una sostanza chiamata allergene. Tali sostanze possono essere diverse, si può trattare della muffa, della polvere, del pelo degli animali oppure del polline come accade nello specifico nel caso dell’allergia primaverile.
Quest’ultima è stagionale, nel senso che si verifica durante determinate stagioni per esempio in primavera proprio quando c’è la fioritura di determinati alberi e piante. Esiste anche la rinite allergica perenne ed è quella che non si modifica con l’alternarsi delle stagioni perché gli allergeni responsabili sono sempre presenti nell’aria come per esempio la polvere.
Come si manifesta la rinite allergica
La rinite allergica si manifesta con starnuti, rinorrea, iperlacrimazione, congestione nasale e forte produzione di muco. Tali sintomi sono dovuti ad una iperattivazione del sistema immunitario che riconosce come dannosa una sostanza (che può trattarsi a tal proposito di un polline) e mette in atto una serie di meccanismi di difesa che hanno l’obiettivo di allontanare l’allergene.
Si ha pertanto un’importante produzione di istamina da parte di alcune cellule del sistema immunitario che provoca per l’appunto edema, eritema e congestione delle mucose e pertanto tutti i fastidiosi sintomi che ne derivano.
Come si fa la diagnosi
Il medico specializzato nella diagnosi è l’allergologo. La diagnosi si basa sull’anamnesi, il dottore pone quindi delle domande specifiche volte ad indagare i sintomi e lo stato di salute complessivo.
Si possono effettuare due tipi di test allergologici. Abbiamo i test sul sangue che sono mirati a calcolare i livelli di IgE presenti nel sangue per un determinato allergene. Ci sono poi i test cutanei chiamati anche Prick Test. Quest’ultimi consistono nell’inoculare sotto cute l’allergene e vedere se compare una reazione cutanea che dimostri ipersensibilità.
Possibili complicazioni
Vi sono una serie di complicazioni che possono verificarsi nelle persone affette da rinite allergica. Tra queste abbiamo per esempio la comparsa dei polipi nasali. Quest’ultimi sono delle escrescenze che si sviluppano sulla mucosa nasale. Le dimensioni sono variabili.
Possono provocare difficoltà nella respirazione oppure alterare l’olfatto. Inoltre tra le complicazioni della rinite allergica abbiamo la sinusite ovvero l’infiammazione dei seni paranasali. Si manifesta con iperproduzione di muco, naso chiuso, mal di testa e dolore al viso. Altra complicazione abbastanza frequente è l’otite media che si presenta con dolore all’orecchio, febbre e malessere generale.
Come curare la rinite allergica
Spesso è molto difficile prevenire la comparsa della rinite allergica perchè è complicato non venire in contatto con l’allergene che la scatena. Può essere utile arieggiare la propria casa non in tarda mattinata e non in prima serata perchè in questi due momenti della giornata si concentra una quantità maggiore di polline nell’aria. Farebbe bene fare la doccia e lavare i capelli ogni qualvolta si torna a casa e cambiare i vestiti.
La terapia farmacologica si basa su:
- Antistaminici: vanno a contrastare l’azione dell’istamina sui recettori H1 e H2. Gli antistaminici utilizzati per la rinite allergica agiscono sui recettori H1 e si distinguono in prima, seconda e terza generazione. Quelli di prima generazione sono poco usati perchè hanno effetti sedativi e non sono selettivi quindi possono interagire anche con i recettori della serotonina e dell’acetilcolina. Quelli di seconda generazione sono ampiamente utilizzati, sono più selettivi rispetto a quelli di prima generazione pertanto non provocano sedazione ma possono dare sonnolenza come per esempio la cetirizina. Non provocano invece sedazione e ne’ sonnolenza l’ebastina e la bilastina, sono pertanto i più impiegati per trattare la rinocongiuntivite allergica. Ottimi farmaci sono gli antistaminici di terza generazione che sono altamente selettivi e hanno pochi effetti collaterali, tra questi abbiamo per esempio la fexofenadina;
- Decongestionanti: si tratta di spray nasali che esercitano un’azione agonista nei confronti dei recettori adrenergici di tipo alfa-1 come per esempio la fenilefrina e la nafazolina. Quieste molecole provocano il restringimento della muscolatura liscia dei vasi sanguigni presenti a livello della mucosa nasale riducendo pertanto il flusso di sangue in quella zona. Tutto ciò fa si che si riduca l’edema e così la congestione migliorando il passaggio dell’aria attraverso le prime vie aeree.
- Corticosteroidi nasali
- Per la rinite grave che non risponde ai farmaci può essere utile l’immunoterapia specifica.